Il mistero delle 10 Province soppresse
Nonostante le smentite del Governo e del Presidente dell'Upi (Unione Province d'Italia), ieri molte agenzie di stampa riportavano il testo finale del decreto legge, il cui articolo 5 stabilirebbe che "sono soppresse le province la cui popolazione residente risulti, sulla base delle rilevazioni dell'ISTAT al 1 gennaio 2009, inferiore a 220.000 abitanti" e che i comuni avranno 60 giorni di tempo per scegliere la nuova provincia, tra quelle non soppresse della propria regione.
Dall'elenco completo delle 110 Province italiane ordinate per popolazione si possono rilevare le Province sotto i 220.000 abitanti che non sono oggetto del provvedimento, perchè ricadenti in regioni a statuto speciale o che toccano i confini nazionali.
Scorrendo l'elenco emerge una curiosità: il provvedimento salva la Provincia di Asti per soli 156 abitanti.
Nella tabella in basso sono elencate le 10 province che sarebbero da abolire, in ordine decrescente di residenti al 1 gennaio 2009, su rilevazione ISTAT.
Province che sarebbero da abolire | Popolazione residenti | Superficie km² | Densità abitanti/km² | Numero Comuni |
---|---|---|---|---|
AP 1. Ascoli Piceno | 212.846 | 1.228,23 | 173 | 33 |
MT 2. Matera | 203.770 | 3.446,12 | 59 | 31 |
MS 3. Massa-Carrara | 203.698 | 1.156,33 | 176 | 17 |
BI 4. Biella | 187.314 | 913,72 | 205 | 82 |
VC 5. Vercelli | 180.111 | 2.088,12 | 86 | 86 |
FM 6. Fermo | 176.488 | 859,51 | 205 | 40 |
KR 7. Crotone | 173.370 | 1.716,58 | 101 | 27 |
VV 8. Vibo Valentia | 167.334 | 1.139,47 | 147 | 50 |
RI 9. Rieti | 159.018 | 2.749,16 | 58 | 73 |
IS 10. Isernia | 88.895 | 1.528,85 | 58 | 52 |
Nell'elenco è inclusa anche la Provincia di Vercelli, nonostante confini per poco meno di due chilometri con la Svizzera tramite il territorio del comune di Alagna Valsesia.
In ogni caso, resterà un mistero il criterio con cui è stata scelta proprio la soglia dei 220.000 abitanti.
Etichette: demografia, province
Commenti:
Tanta carta in meno e tanti dipendenti pubblici scansafatiche in meno da pagare con i soldi delle nostre tasse
1)l'abolizione delle provincie non comporterebbe il licenziamento dei dipendenti.
2)I pelandroni e imboscati ci sono anche nel privato. Piuttosto che negli enti locali (comuni e provincie) si dovrebbere fare pulizia nelle regioni (soprattutto in certe Regioni autonome), nei ministeri, eliminare molti privilegi dei politici.
3)comunque i dipendenti pubblici pagano fino all'ultimo centesimo di tasse (a differenza dei liberi professionisti, artigiani etc..)e con queste tasse si pagano anche la cassa integrazione dei dipendenti privati, la disoccupazione a chi non ha un lavoro (o a chi non vuole trovarlo), le varie pensioni (magari ottenute in modo truffaldino).
4) la colpa, che vi piaccia o no, non è dei dipendenti pubblici ma di come è strutturato il sistema amministrativo . Molte provincie hanno più competenze di quanto voi immaginiate che le Regioni hanno pensato bene di rifilare agli enti locali.
5)Indubbiamente andrebbe fatta una cura dimagrante : accorpare Regioni, Provincie e soprattutto qualcuno degli 8.000 comuni e eliminare i vari enti quali comunità montane, consorzi etc..Purtroppo la realtà è che tutti i piccoli Comuni con solo qualche centinaio di abitanti avrebbero molte difficoltà a farsi sentire direttamente in Regione.
"Nell'elenco è inclusa anche la Provincia di Vercelli, nonostante confini per poco meno di due chilometri con la Francia"
Ops, pensavo di conoscere un po' piu' di geografia; da quelle parti c'e' una fettina di confine svizzero, vero? Grazie...
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