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Il mistero delle 10 Province soppresse

Province da abolire
Uno dei punti più discussi della Manovra Economica 2011-2012 è quello dell'abolizione delle cosiddette mini-province.

Nonostante le smentite del Governo e del Presidente dell'Upi (Unione Province d'Italia), ieri molte agenzie di stampa riportavano il testo finale del decreto legge, il cui articolo 5 stabilirebbe che "sono soppresse le province la cui popolazione residente risulti, sulla base delle rilevazioni dell'ISTAT al 1 gennaio 2009, inferiore a 220.000 abitanti" e che i comuni avranno 60 giorni di tempo per scegliere la nuova provincia, tra quelle non soppresse della propria regione.

Dall'elenco completo delle 110 Province italiane ordinate per popolazione si possono rilevare le Province sotto i 220.000 abitanti che non sono oggetto del provvedimento, perchè ricadenti in regioni a statuto speciale o che toccano i confini nazionali.

Scorrendo l'elenco emerge una curiosità: il provvedimento salva la Provincia di Asti per soli 156 abitanti.

Nella tabella in basso sono elencate le 10 province che sarebbero da abolire, in ordine decrescente di residenti al 1 gennaio 2009, su rilevazione ISTAT.

Province che sarebbero da abolireV Popolazione
residenti
Superficie
km²
Densità
abitanti/km²
Numero
Comuni
AP
 1. Ascoli Piceno
212.8461.228,2317333
MT
 2. Matera
203.7703.446,125931
MS
 3. Massa-Carrara
203.6981.156,3317617
BI
 4. Biella
187.314913,7220582
VC
 5. Vercelli
180.1112.088,128686
FM
 6. Fermo
176.488859,5120540
KR
 7. Crotone
173.3701.716,5810127
VV
 8. Vibo Valentia
167.3341.139,4714750
RI
9. Rieti
159.0182.749,165873
IS
10. Isernia
88.8951.528,855852

Nell'elenco è inclusa anche la Provincia di Vercelli, nonostante confini per poco meno di due chilometri con la Svizzera tramite il territorio del comune di Alagna Valsesia.

In ogni caso, resterà un mistero il criterio con cui è stata scelta proprio la soglia dei 220.000 abitanti.

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Commenti:

Anonymous Anonimo | 22 giugno 2010 alle ore 17:08  
aboliamole tutte, nessuna esclusa
Anonymous Anonimo | 8 luglio 2010 alle ore 15:57  
Visto che abbiamo una marea di soldi .... dobbiamo pur spenderli in qualche maniera!
Anonymous Anonimo | 9 luglio 2010 alle ore 12:15  
Tutte quelle ridicole provincette succhiasoldi, sarebbe ora!
Tanta carta in meno e tanti dipendenti pubblici scansafatiche in meno da pagare con i soldi delle nostre tasse
Anonymous Anonimo | 14 luglio 2010 alle ore 17:00  
Vogliamo parlare delle Comunità Montane...
Anonymous Anonimo | 23 luglio 2010 alle ore 16:16  
tutte da abolire... meno Stato = meno sprechi, meno corruzione, meno tante altre cose....
Anonymous Anonimo | 3 agosto 2010 alle ore 19:13  
eliminate quelle Sarde solo SS E CA sono meglio due e basta qui
Anonymous Anonimo | 3 agosto 2010 alle ore 19:14  
togliete olbia tempo villacidro sanluri carbonia iglesias oristano nuoro e ogliastra sei province di cavolo!
Anonymous Anonimo | 6 agosto 2010 alle ore 11:43  
CHE COSA CAMBIA.....IN QUESTO MONDO DI LADRI!!!!!....
Anonymous Anonimo | 11 agosto 2010 alle ore 11:04  
E' un'idiozia abolire le provincie, cosa credete, che li mettano a CASA??? ma quando mai, anzi, li DEVONO riposizionare tutti in un'altro ente!!! Sai quante spese in più per esaurimenti nervosi, diarie maggiorate per trasferte superiori, indennizzi, etc etc etc
Anonymous Anonimo | 12 agosto 2010 alle ore 14:59  
L'anonimo del 09 luglio 2010 e altri commentatori dovrebbero informarsi meglio invece di sparare solo vuoti luoghi comuni :
1)l'abolizione delle provincie non comporterebbe il licenziamento dei dipendenti.
2)I pelandroni e imboscati ci sono anche nel privato. Piuttosto che negli enti locali (comuni e provincie) si dovrebbere fare pulizia nelle regioni (soprattutto in certe Regioni autonome), nei ministeri, eliminare molti privilegi dei politici.
3)comunque i dipendenti pubblici pagano fino all'ultimo centesimo di tasse (a differenza dei liberi professionisti, artigiani etc..)e con queste tasse si pagano anche la cassa integrazione dei dipendenti privati, la disoccupazione a chi non ha un lavoro (o a chi non vuole trovarlo), le varie pensioni (magari ottenute in modo truffaldino).
4) la colpa, che vi piaccia o no, non è dei dipendenti pubblici ma di come è strutturato il sistema amministrativo . Molte provincie hanno più competenze di quanto voi immaginiate che le Regioni hanno pensato bene di rifilare agli enti locali.
5)Indubbiamente andrebbe fatta una cura dimagrante : accorpare Regioni, Provincie e soprattutto qualcuno degli 8.000 comuni e eliminare i vari enti quali comunità montane, consorzi etc..Purtroppo la realtà è che tutti i piccoli Comuni con solo qualche centinaio di abitanti avrebbero molte difficoltà a farsi sentire direttamente in Regione.
Anonymous Anonimo | 30 settembre 2010 alle ore 22:47  
Mi era sfuggita l'ultima frase:

"Nell'elenco è inclusa anche la Provincia di Vercelli, nonostante confini per poco meno di due chilometri con la Francia"

Ops, pensavo di conoscere un po' piu' di geografia; da quelle parti c'e' una fettina di confine svizzero, vero? Grazie...
Blogger redazione | 1 ottobre 2010 alle ore 07:45  
Oops! Corretto! Confina con la Svizzera. Grazie per la segnalazione.
Anonymous Anonimo | 25 ottobre 2010 alle ore 22:39  
LADRI CHE NON DANNO IL LAVORO O SE LO DANNO LO DANNO SOLO AI RACCOMANDATI O AGLI AMICI DEGLI AMICI
Anonymous Anonimo | 25 ottobre 2010 alle ore 23:45  
sopprimiamole

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